I nostri dati sono importanti, probabilmente molto di più di quanto spesso crediamo.
Con il radicale passaggio al digitale di questi ultimi anni la quasi totalità di ogni prodotto della nostra attività viene affidato a supporti di memorizzazione informatici. Lavoro, divertimento, svago, ricordi, fotografie, video: tutto finisce per essere conservato su dispositivi elettronici, su cui spesso facciamo spesso cieco affidamento. Ma tanta fiducia incondizionata è ben riposta?
La risposta è un secco NO.
Sulla durata temporale delle informazioni digitali si discute da tempo, e l’allarme è stato recentemente rilanciato da Vint Cerf, uno degli inventori di Internet e guru di Google, che ha ammonito l’umanità sul rischio concreto di perdita di un pezzo significativo della nostra cultura, causata dal massiccio passaggio a tecnologie di memorizzazione digitale che, per limiti progettuali, hanno una durata limitata nel tempo.
Il problema, infatti, non è relativo al se, ma al quando: tutti i supporti di memorizzazione digitale correnti hanno una vita progettuale, legata alla tecnologia impiegata, oltre la quale non è più garantita la leggibilità. Ma, cosa più importante, sono macchine: sistemi complessi che possono presentare guastarsi, così come ogni qualsiasi altro oggetto di produzione umana. Senza contare gli incidenti di percorso: ad esempio un urto improvviso ad un hard disk in rotazione può creare danni estremamente seri.
Ci sono poi altri agenti pericolosi per i nostri dati, come i virus, particolarmente le famiglie di malware crittografico, chiamato anche ransomware, che sequestrano i dati delle ignare vittime per chiedere un riscatto.
Per fronteggiare queste insidie la sola soluzione efficace è quella di avere copie multiple dei nostri documenti e di ogni dato che, essendo unico ed originale, una volta perso non è più rimpiazzabile. In altre parole, applicare strategie di backup, che è appunto l’operazione che consente di creare delle copie di sicurezza, da cui recuperare i nostri dati in caso di problemi.
Per maggiori informazioni sulle tecnologie di memorizzazione dei dati e sulle relative durata, leggi questo articolo.